Ho sempre mal tollerato l’aria condizionata d’estate, e di recente (da dopo la pandemia, direi) ho cominciato soffrire anche il riscaldamento d’inverno.
Più la temperatura si allontana dai miei soliti 19, 20 gradi, più secca è l’aria, più tempo passo al chiuso in queste condizioni (ufficio, casa dei miei che sono molto anziani e tengono i caloriferi roventi), e più facilmente mi si tappa il naso e parte una cefalea trapanante tra gli occhi e sopra l’occhio sinistro.
L’ultima volta che ho provato a far finta di niente ho passato due ore a rimettere.
Quando lo racconto mi sento un po’ come Chuck Mc Gill con la sua allergia ai campi magnetici, ma tant’è…
La cura?
Fare una bella camminata all’aria fresca, o, ancora meglio, andare a correre, anche e sopratutto quando sono così stanca che non so più come mi chiamo.
E ancora una volta ringrazio di vivere in un posto dove l’aria fresca non manca.
La foto è mia 🙂